Pace e bene a tutti!
Con questo saluto francescano e con grande gioia,
mi rivolgo alle donne e agli uomini della amata Chiesa
di Ancona-Osimo, al Clero, ai Religiosi, ai Diaconi,
alle Religiose, agli Operatori pastorali, indirizzando a
voi tutti questa mia prima e breve lettera pastorale a
cui ho voluto dare come titolo: “Con lo sguardo di S.
Francesco di Assisi”.
Nel 2019 ricorrono gli ottocento anni da quando
San Francesco partì dal porto di Ancona per recarsi
a S. Giovanni d’Acri, oggi Akko, e poi a Damietta in
Egitto, dove incontrò il sultano Al Malik-Al Kamil.
È mio desiderio che questa ricorrenza non passi
inosservata per la città di Ancona, per la nostra
Arcidiocesi e per l’intera Regione Marche, per gli alti
significati storici, culturali, ma soprattutto religiosi e
spirituali.
Per la ricorrenza celebrativa degli 800 anni anche
diversi Enti hanno mostrato una grande sensibilità e
convergenza di intenti.
La Regione Marche e l’Arcidiocesi di Ancona-Osimo
hanno dato vita ad un Comitato tecnico (ne fanno
parte, oltre ai rappresentanti della nostra Arcidiocesi
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e della Regione Marche, anche il Comune di Ancona,
l’Anci Marche, l’Autorità del Sistema Portuale, la
Camera di Commercio, l’Università Politecnica, la
Capitaneria di Porto e i tre Ordini Francescani) per
celebrare degnamente un anno e promuovere una serie
di iniziative e di eventi.
Dai documenti che la storia e la tradizione ci hanno
tramandato sappiamo che:
Le Marche sono state il luogo dove Francesco,
insieme al suo compagno frate Egidio, fece il suo primo
viaggio missionario, come araldo e giullare di Dio
per comunicare con uno stile assolutamente nuovo e
originale la gioia del Vangelo.
Nel 1210 Francesco tornò a Fabriano, per proseguire
per Apiro, Staffolo, Jesi.
Nel 1212 Francesco si recò ad Ancona per
imbarcarsi per l’Oriente, ma le condizioni del tempo
lo dirottarono verso la Schiavonia a poca distanza da
Spalato. Dovette fare ritorno ad Ancona.
Nel 1212 Francesco passò per S. Severino Marche,
sulla via che dalla Flaminia, a Nocera Umbra, portava,
lungo la strada settempedana, verso Osimo e Ancona.
Nel 1213 si recò a S. Leo di Montefeltro.
Nel 1215 Francesco giunse nelle Marche una quinta
volta, quando attraversò la valle montana del Chienti
e proseguendo per Sarnano, attraverso il Monte
dell’Ascensione, giunse nella città di Ascoli Piceno.
Nel 1219 partì dal porto di Ancona per l’Oriente
dove incontrò il Sultano Al Malik Al Kamil.
Ritornò
ad Ancona nel 1220 e passò per Osimo.
È nelle Marche che sono stati scritti i Fioretti di S.
Francesco nella prima metà del 1300.
I Monti di pietà, la banca dei poveri, vennero istituiti
nelle Marche.
I Cappuccini sono nati nel 1500 nelle
Marche.
Nicolò IV e Sisto V sono papi francescani
marchigiani.
Diversi sono i santi e i beati francescani.
Le Marche sono costellate da una miriade di
conventi ricchi di bellezza architettonica ed artistica.
Il francescanesimo è stato sempre vivo e lo è tutt’ora
nella espressione dei tre Ordini presenti e di quelli
femminili che, con la testimonianza claustrale e con le
opere di carità, tengono accesa la fiaccola del Vangelo.
+Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo
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