domenica 30 giugno 2013

Tuum semper videns principium





“Per sempre di fronte agli occhi”



“Nel cielo aperto del chiostro”





SCHEDA DI PRESENTAZIONE





Il 13 giugno 2013 ricorre il centesimo anniversario dell’insediamento del Monastero delle Clarisse della SS. Annunziata nel convento di via S. Marco.



La storia di questa comunità religiosa affonda le sue radici addirittura nel 1664, allorquando il Vescovo di Jesi, Cardinale Alderano Cybo, accolse la proposta del Municipio di istituire, presso la Chiesa di S. Giovanni Battista, un convento “per le giovanette di famiglie nobili decadute”.



Due ricorrenze a distanza ravvicinata - quella di quest’anno e l’altra del 2014  in occasione dei 350 anni dalla fondazione -  che permettono di ripercorrere una storia umile, ma costellata da avvenimenti straordinari.



Durante lo stato pontificio, l’occupazione napoleonica, il risorgimento e l’unità d’Italia,  la vita del Monastero, pur lontana dal clamore mondano,  si è intrecciata con i fatti salienti della storia jesina.



Dalle cronache e dai documenti d’archivio custoditi all’interno della clausura, spuntano i protagonisti celebri della ribalta nazionale e locale (da Papa Pio IX a Re Umberto I, dal Commissario Lorenzo Valerio al Marchese Raffaele Mereghi)  le cui azioni hanno inciso, talvolta con esiti drammatici,  sull’esistenza della comunità religiosa.



Emergono, con forza, anche le figure di Madri Badesse (a titolo di esempio Luigia Segatori, Cecilia Schiaroli, Chiara Maria Damiani) vissute nel nascondimento, ma pronte a difendere, con indomito coraggio, la loro comunità monastica nel clima ostile delle soppressioni ottocentesche e nelle fasi difficili delle ricostruzioni.



Per ricordare questi avvenimenti, la comunità delle Clarisse ha affidato a Mauro Torelli la stesura del libro “Per sempre di fronte agli occhi” al quale si accompagna il testo fotografico “Nel cielo aperto del chiostro”, realizzato da Valerio Lancioni. Il progetto grafico di entrambe le opere è stato curato dalla Risedesign di Gianluca Garbuglia.



La memoria della storia del Monastero non vuole essere un esercizio celebrativo destinato agli scaffali di una biblioteca, quanto piuttosto l’occasione per ricordare la lunga strada percorsa e, soprattutto, uno stimolo per riflettere sul cammino futuro, nella fedeltà al carisma di S. Chiara.



Come ha scritto, nella prefazione, Padre Giancarlo Corsini, la vita del Monastero ha conosciuto “giorni di fervore e momenti di debolezza e fatica, ma nonostante le contraddizioni, che ineriscono alla vita dell’uomo di ogni tempo, l’opera educativa delle clarisse, soprattutto attraverso l’educandato, ha contribuito notevolmente alla crescita umana, cristiana e culturale della gente di Jesi”.