giovedì 25 agosto 2022

“Entrerò nella tua casa, o Signore, ti adorerò nel tuo tempio santo e glorificherò il tuo nome”


 

San Ludovico è identificato in Luigi IX sovrano di Francia. È noto come il “Re santo” ed è stato uno dei personaggi più illustri del Medioevo. Si dedicò alla diffusione del Vangelo, alla difesa della Chiesa e alla salvezza degli uomini nel nome di Dio. 

Nacque il 25 aprile 1214 a Poissy dall’unione di Luigi VIII e Bianca di Castiglia, donna pia e devota, a sua volta proclamata santa. S. Ludovico fu incoronato Re nel 1226 dopo la prematura scomparsa del fratello maggiore Filippo. L’educazione materna, improntata alla pietas e all’assenza di peccato influenzò Luigi IX che si dedicò ai doveri cristiani e a diffondere l’amore per Gesù nei suoi stati. 

Il suo regno fu improntato alla semplicità e si guadagnò il rispetto del popolo non con i fasti tipici della corona, ma attraverso le opere buone verso i poveri e un’equa amministrazione. Si sposò con Margherita, la figlia del conte di Provenza ed ebbe 11 figli ai quali trasmise la sua virtù e costanza nelle avversità. Condusse sempre una vita morale e austera, basata sui principi della Cristianità. 

Nel 1244, a quasi 30 anni, fu colpito da una febbre violenta. Il popolo si unì in un’ardente e collettiva preghiera a Dio affinché lo salvasse. S. Ludovico guarì e decise di guidare una crociata per liberare la Terra Santa. Vinse i Saraceni a Damietta, in Egitto, ma mentre si apprestava a raggiungere Gerusalemme, la pestilenza decimò l’esercito colpendo lo stesso Luigi IX.



In questo stato di debolezza, fu sconfitto e fatto prigioniero dai Turchi. Grazie a un accordo con i vincitori, San Ludovico riuscì a liberare i suoi soldati e a continuare il viaggio in Terra Santa seppur nelle vesti di pellegrino e predicatore della parola di Dio e non di Re liberatore.

Fece ritorno in Francia non appena gli giunse notizia della morte della madre. In patria si distinse per magnanimità: amministrò il governo e la giustizia con rettitudine e misericordia. A S. Ludovico si deve la fondazione della Sorbona e la costruzione della Sainte Chapelle. 




Il 14 marzo 1270 si mise a capo di una seconda crociata, ma ancora una volta lui e il suo esercito furono colpiti dalla peste nell’accampamento di Tunisi. Sentendo la morte vicina, S. Ludovico ricevette l’estrema unzione su un letto coperto di cenere e cilicio dove si era fatto adagiare con le braccia incrociate sul petto. Prima di spirare disse: “Entrerò nella tua casa, o Signore, ti adorerò nel tuo tempio santo e glorificherò il tuo nome”.


Morì il 25 agosto 1270 nella terra degli “infedeli”. Le sue spoglie furono esposte nella chiesa di Notre Dame e le esequie si svolsero il 22 maggio 1271. Papa Bonifacio VIII lo santificò nel 1297 come S. Ludovico e S. Luigi dei francesi. Lo scheletro si trova nella chiesa di Saint Denis.


fonte: Matteo Fantozzi, il sussidiario.net 


immagini della Sainte Chapelle (Parigi)


Dal «Testamento spirituale al figlio» di san Ludovico

Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo no c'è salvezza.
Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale.
E' preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale.
Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziando, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata.
Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in qualunque altro modo, bada cioè a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi.
Partecipa devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Non guardare distrattamente in giro e non abbandonarti alle chiacchiere, ma prega il Signore con raccoglimento, sia con la bocca che con il cuore. Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorrili e consolali. Ringrazia Dio di tutti i benefici che ti ha elargiti, perché tu possa renderti degno di riceverne dei maggiori. Verso i tuoi sudditi comportati con rettitudine, in modo tale da essere sempre sul sentiero della giustizia, senza declinare né a destra né a sinistra. Sta' sempre piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità.
Abbi premurosa cura che tutti i tuoi sudditi si mantengano nella giustizia e nella pace, specialmente le persone ecclesiastiche e religiose. Sii devoto e obbediente alla Chiesa Romana, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale. Procura che venga allontanato dal tuo territorio ogni peccato, e specialmente la bestemmia e le eresie.
Figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia la grazia di fare la sua volontà, perché riceva onore e gloria per mezzo tuo e, dopo questa vita, conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo, amarlo e lodarlo senza fine. Amen.