domenica 29 ottobre 2023

mercoledì 11 ottobre 2023

Edilizia scolastica: una storia francescana


Una folta comunità  - formata da studenti, insegnanti, dirigenti, personale amministrativo e ausiliario - è chiamata all’appello per l’inizio di un nuovo anno educativo.

Nel complesso macrosistema dell’istruzione, una componente di rilevanza prioritaria è rappresentata dall’edilizia scolastica. Le Amministrazioni pubbliche – in particolare, Comuni e Province – hanno il compito di mettere a disposizione contesti immobiliari, in grado di garantire adeguati livelli di funzionalità e sicurezza.

 

Proprio in questi anni, l’assetto dell’edilizia scolastica è al centro di una profonda trasformazione, a motivo della costruzione di nuovi plessi, ma anche per la realizzazione di interventi  antisismici, antincendio e di efficientamento energetico, in buona parte finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 

Per limitarci alle scuole di spettanza comunale, ricordiamo che ad aprile scorso ha riaperto i battenti la “Martiri della Libertà” di via Asiago.

Proseguono i lavori per la costruzione della nuova “Lorenzini” di via Schweitzer  e per la ristrutturazione della “Borsellino” e della “Negromanti”.

 

Imminente è l’apertura dei cantieri per la realizzazione della mensa della “Garibaldi” di via S. Giuseppe e per la ristrutturazione della “Giraffa” di piazzale S. Savino.

La scuola materna verrà temporaneamente dislocata in locali situati all’interno del centro direzionale ZIPA di via dell’Industria.

 

In programma i lavori alla ”Federico II” e la realizzazione di un nuovo polo per l’infanzia in via del Verziere, nell’area dell’ex CRT.

Entro l’anno, le Direzioni degli Istituti Comprensivi San Francesco e Federico II, verranno trasferite in altri locali.

 

Sarebbe davvero interessante ricostruire la vicenda storica dell’edilizia scolastica cittadina, a partire dall’Unità d’Italia. Si scoprirebbe, allora, che l’origine della narrazione ha una insospettabile - sebbene forzosa - matrice francescana.

 

All’indomani della battaglia di Castelfidardo (18 settembre 1860)  il Regio Commissario Generale Straordinario delle Province delle Marche Lorenzo Valerio avviò una politica di forte contrasto verso le Chiese locali.

In particolare, con il Decreto n. 815 dell’11 gennaio 1861 ebbe iniziò una capillare opera di soppressione e incameramento dei beni delle corporazioni religiose.

Nella Diocesi di Jesi i beni della Mensa Vescovile, del Capitolo, delle Confraternite, delle Collegiate e delle Opere Pie vennero espropriati, per essere assegnati ai Comuni o ad Enti di beneficenza laici di nuova istituzione oppure per essere venduti.

La chiesa di San Floriano, retta dai frati conventuali, fu sconsacrata.

Nel 1869 i locali dell’ex convento divennero sede di istituti scolastici. Tale situazione è proseguita ininterrottamente sino ai nostri giorni.

 

Stessa sorte toccò, nel 1881, al Monastero della SS. Annunziata.

Dopo un’aspra vertenza giudiziaria, le Clarisse furono costrette ad abbandonare l’immobile al Regio Istituto Tecnico Pietro Cuppari. Quegli stessi ambienti, sono oggi sede provvisoria della Borsellino.

 

D’altra parte, anche l’attuale collocazione del Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” è all’interno di spazi un tempo sede del Monastero di Santa Chiara.

 

La costruzione di scuole pubbliche di nuova concezione, risale, per lo più, ai decenni successivi al secondo dopoguerra.

Uno straordinario fervore si registrò negli anni ‘70, con la realizzazione di una serie di plessi destinati a rispondere alle esigenze dettate dall’espansione urbanistica.

 

Cinquanta anni fa, il 5 ottobre del 1973, il Ministro della Pubblica Istruzione Franco Maria Malfatti - accolto dal Sindaco Vittorio Massaccesi - tagliava il nastro di due nuove scuole: l’elementare “Federico Conti” e la media “Federico II”, proprio oggi sottoposta a restyling.

 

Pur tra molteplici difficoltà di ordine finanziario e logistico, il processo di ammodernamento del patrimonio edilizio scolastico continua senza sosta: le caratteristiche geologiche del nostro territorio non consentono di abbassare la guardia.

 

                                                                                                              Mauro Torelli

 

 

 

giovedì 5 ottobre 2023

Una statua di provenienza gardenese


 

La statua di San Francesco, opera di Giuseppe Stuflesser, collocata nella chiesa omonima a Jesi

La ditta Giuseppe Stuflesser Arte Sacra fu fondata nel 1910. 

Il titolare, nato ad Ortisei nel 1887, dopo vari anni di lavoro ed esperienza acquisita presso il laboratorio del padre, avviò, in proprio, una fiorente produzione di statue.

L'attività è proseguita per altre quattro generazioni fino ai nostri giorni.

fonte: https://www.giuseppestuflesser.it/it/storia-tradizione



Il racconto di Fra Ugolino da Montegiorgio

Il Resto del Carlino, 3 ottobre 2023