Il sito ufficiale dell'Ordine Francescano Secolare d'Italia pubblica, in questi giorni, il seguente articolo dedicato alla Fraternità di Jesi
http://www.ofs.it/index.php?option=com_content&view=article&id=332
Jesi: un città marchigiana dalle antiche
e profonde radici francescane.
Secondo la tradizione, il Santo
d’Assisi vi sostò nel 1215, lungo il cammino di rientro da Ancona verso
l’Umbria.
La storia ufficiale ricorda che questa
terra diede i natali al Generale dell’Ordine Crescenzio Grizi, menzionato dalle
Fonti quale sesto successore di Francesco nonché committente della biografia
del Santo redatta da Tommaso da Celano nel 1246.
Fu sempre Jesi, nel ‘400, la sede di
uno dei primi Monti di Pietà, istituiti dai francescani per combattere la piaga
dell’usura.
Notevole fu anche la vicenda del
laicato di ispirazione francescana, per merito della Confraternita del Buon
Gesù, promossa da San Giacomo della Marca e operativa per oltre due secoli fino
al ‘600 nelle attività caritative e culturali.
La costituzione della Fraternità terziaria
di San Francesco d’Assisi è, invece, coeva alla nascita dell’omonimo convento dei
frati minori, avvenuta nella contrada di Campolungo il 4 ottobre 1894,
all’indomani del tumultuoso periodo delle soppressioni di epoca risorgimentale.
Da allora e sino ai nostri giorni,
l’Ordine secolare ha mantenuto la sua sede nei locali del convento, a
testimonianza di una ultrasecolare sinergia con la comunità dei frati.
Negli
anni ’60 e ‘70 del secolo scorso, in concomitanza con la forte espansione
urbanistica della contrada e l’istituzione della Parrocchia, la Fraternità
terziaria conobbe una significativa crescita per attività e numero di membri.
Per
diversi anni, prima dell’insediamento di altri movimenti ecclesiali, l’Ordine Francescano
Secolare ha rappresentato, al fianco del primo giovane parroco Padre Ugolino
Dottori, un autentico punto di riferimento per le tante famiglie provenienti
da altre zone della città, che avevano deciso di trasferirsi nel nuovo
quartiere.
Tale
periodo è stato segnato dal servizio della professoressa Alda Marasca - Ministra
per oltre 25 anni, più volte chiamata ad incarichi regionali e nazionali nel
T.O.F. - distintasi per la letizia, l’intraprendenza e la tenacia, nonostante le
limitazioni derivanti da un grave handicap motorio.
Negli
ultimi tre decenni, la sollecitudine verso i poveri e gli emarginati ha fortemente
caratterizzato il cammino della Fraternità, soprattutto a motivo dell’impegno
diretto di alcuni fratelli in un’attività di recupero di materiali usati e nello sgombero
di cantine e soffitte.
L’inconsueta
iniziativa – resa possibile con l’utilizzo di un curioso Apecar ben conosciuto
in tutta la città – ha consentito il sostegno concreto di moltissime realtà
assistenziali in ambito locale e in terra di missione.
Oggi
la Fraternità, costituita da 46 professi (tra cui alcune giovani coppie di
coniugi) e 6 novizi – vive e collabora nel contesto parrocchiale al fianco di
tante Associazioni laicali, sorte nel fecondo periodo post-conciliare.
Nella
consapevolezza dell’importanza dell’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione,
la Fraternità si è dotata, da alcuni anni,
di un proprio sito web consultabile all’indirizzo www.ofsjesi.org
La
condizione di “presenza esclusiva”, realizzatasi negli anni ’60, è ormai
conclusa, ma la Fraternità viene ancora oggi riconosciuta dalle altre
organizzazioni parrocchiali come una “sorella
maggiore”, in virtù di una storia di
durata incomparabile, sempre vissuta con umiltà e letizia.
Mauro
Torelli
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